Bormida Progetto esplora le relazioni tra l’arte contemporanea
internazionale e il pubblico della Valle Bormida, Provincia di Cuneo, Piemonte,
Italia.
Bormida Progetto promuove l’arte che contiene il tempo come un vaso
contiene l’acqua; l'arte che scaturisce fuori dai mezzi di percezione, la cui
spontaneità e ostinazione fa riflettere e provare sentimenti; l'arte che non è
semplicemente sensazionale, che non trasmette il suo messaggio in dieci
secondi, che non è falsamente iconica, che si connette a qualcosa di profondo
che scorre nella nostra natura.
Lo scopo del Bormida Progetto è di portare idee e di evidenziarne gli
sviluppi nel campo dell’arte contemporanea.
Il proposito di Bormida Progetto #2 è quello di presentare un gruppo di artisti
ispirati dal paesaggio che li circonda.
Quando camminiamo attraverso un paesaggio la nostra attenzione coglie
diversi prospetti, ma alla fine percepiamo principalmente solo un qualcosa in
particolare. Focalizziamo un preciso oggetto associato all'insieme delle
diverse informazioni immediate che riceviamo ed in esso contenuto. Vediamo un
albero che si staglia nel paesaggio. Vediamo un campo di grano che forma un
riquadro perfetto delimitato da boschi su tutti i lati.
Ogni persona ha una visione diversa del panorama. E ognuno di noi individua
un suo particolare punto di vista.
Ci condizionano la nostra coscienza ed il bagaglio intellettuale che
abbiamo ereditato. Così rivolgiamo al panorama uno sguardo predeterminato.
Inoltre il "nostro" personale panorama è fortemente preordinato
dalla storia. Siamo portati a guardare il paesaggio con gli occhi di coloro che
ci hanno preceduto. Ci piace vedere il paesaggio in una modalità già ben
prestabilita. Prestabilita dalla mano di uomini vissuti prima di noi e formalizzata
dalla storia dell'arte, dal paesaggismo.
Attraverso la percezione del paesaggio caratterizziamo la nostra esistenza.
Un'esistenza che dipende ampiamente dalla serenità del paesaggio. Così
scegliamo paesaggi che pacificano la mente. Creiamo giardini privati.
Riorganizziamo boschi. Finiamo per mettere le mani su tutto ciò che si chiama
natura. Non c'è frammento che non venga toccato dall'uomo.
Nonostante ciò ci piace contemplare la "nostra" natura come fosse
selvaggia, qualcosa al di là di noi stessi, esseri umani.
Come se noi, esseri umani, non fossimo parte del paesaggio.
La Valle Bormida ha una storia ricca rispetto al modo con cui la gente ha
cercato di condurre la propria esistenza in un paesaggio sempre in cambiamento.
La campagna ha alternato svariati scenari in cui gli abitanti hanno tentato di
guadagnarsi da vivere sulle colline e nella valle.
Ogni persona aveva un punto di vista diverso su come sopravvivere in una
competizione senza fine con la natura. A lungo, forse ancor oggi, molti non
hanno avuto neppure il tempo per contemplare la valle nella sua bellezza. Darsi
da fare per sopravvivere e procurarsi il cibo dalla terra era più urgente.
Ma gradualmente la società ha sviluppato un altro significato del paesaggio
della Valle Bormida.
Cominciamo a scorgere alberi particolari, antiche incantevoli casette
utilizzate in passato come riparo dai temporali o come depositi per il
raccolto. Terrazzi in pietra che una volta ospitavano ricche colture e che oggi
costituiscono magnifici punti di osservazione per contemplare il panorama della
Valle Bormida.
Ho scelto sei artisti per la seconda edizione di Bormida Progetto,
allestita presso il Ristorante Ca'd Tistu. Un ristorante che trasmette
l'origine di questa ricca storia, di come il paesaggio circostante offre il
cibo servito. Sono molto felice che Tino, Teresa, Alfio, Antonia e Fabio siano
stati senza indugio favorevoli alla mia idea di montare una piccola ed intima
mostra di arte contemporanea sui muri del loro ristorante.
Per Arnesen, fotografo di
Copenaghen, Danimarca, è specializzato in still photography.
Vive facendo il fotografo di scena nella produzione di film. Questo lavoro
lo porta in giro per il mondo, dove può finalmente appagare la sua sete di
paesaggi facendo splendide foto di panorami apparentemente non toccati
dall'uomo.
Davide Dutto, Fossano,
Italia, fotografa energicamente tutto quello che richiama la sua attenzione.
Dal cibo al vino, dai detenuti ai paesaggi. Il suo tocco personale è un grande
stimolo per vedere il mondo in modo diverso. Mai accanito, cerca di comunicare
il suo panorama in tutta la sua bellezza. Affronta il suo pubblico con così
tante immagini che lo costringe a delle scelte. Così cambia continuamente il
nostro punto di vista.
Wim Elzinga, Amsterdam,
Olanda, probabilmente è uno dei migliori chitarristi olandesi. Già maturo come
artista, ha riscoperto solo recentemente il suo amore per la pittura. Ora porta
fuori il cavalletto e ritrae i luoghi circostanti in modo quasi forsennato. Fa
sembrare ordinari i suoi lavori. Semplici paesaggi, marine o prospetti urbani
vengono dipinti direttamente sul posto. Questo modo di lavorare, le sue
impressioni, innestano i suoi dipinti nella ricca storia della pittura
paesaggistica.
Marnix Goossens, Amsterdam,
Olanda, è un fotografo che ama mettere il suo pubblico sul piede sbagliato.
Sfida il pubblico con fotografie umoristiche in cui ritrae se stesso come un
folle. Un folle che mostra apertamente dove sta l'essenza dello sguardo. Ama
dotare i suoi lavori di un'eccellente ironia, riuscendo allo stesso tempo a
fornire diversi livelli di significato. Anche la sua fotografia paesaggistica
rivela questo particolare punto di vista.
Marcos Lora Read, Santo
Domingo, Repubblica Domenicana, scultore ed eccellente disegnatore, è molto interessato
al tema di come l'uomo affronta la lotta continua per sopravvivere alle
responsabilità ricadute sull'umanità. I suoi lavori raccontano la storia della
schiavitù, lo spostamento di intere società, i mezzi di trasporto, il potere
delle classi dominanti.
Nei suoi lavori crea un paesaggio in cui è raccontata la storia di come
viviamo uno vicino all'altro nello stesso mondo. Nello stesso paesaggio. E che
dobbiamo conformarci ad una comprensione pacifica e rispettosa.
Lucio Maria Morra, Sant'Albano Stura,
Italia, pittore di panorami straordinari. Nei suoi recenti lavori combina il
suo amore per il colore con gli studi sculturali dell'artista Dario Dutto,
padre di Davide Dutto. Questi dipinti evocano architetture urbane in un
paesaggio futuristico. Profetizzano una possibile esistenza. Anticipano un
panorama che potrebbe essere la conseguenza di come l'umanità tratta la natura.
Willem Sanders
curatore di Bormida Progetto
BP #2
inaugurazione sabato 6 Luglio dalle 17.00 alle 19.00
Azienda Agrituristica
Via Pian Lea, 2
Niella Belbo
Italia
Per maggiori informazioni: sandersjwr@gmail.com